giovedì 7 gennaio 2016

A Trieste



Dalla raccolta “Trieste e una donna” (1910-12) Umberto Saba
 
"Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.

Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,                                              
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da
quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva."

Dal 5 al 7 dicembre abbiamo avuto la gioia nonchè l'onore di poter trascorrere alcuni giorni in questa bellissima città. 
Tutto mi ha conquistato, i magnifici palazzi, le chiese, la piazza sul mare, il romantico castello di Miramare. Architettura, Storia e tradizione tutto in un contesto ordinato e sobrio come le persone del posto con cui abbiamo avuto il piacere di confrontarci.
E le foto che seguono parlano da se:

La grotta gigante  

 



























  





















Il Castello di Miramare































































Piazza Unità d'Italia






















Le chiese 































Ancora un pò di... Trieste
















"Via del Monte è la via dei santi affetti, ma la via della gioia e dell'amore è sempre via Domenico Rossetti. U. Saba"



















Trieste...22 anni dopo























Trieste, città da scoprire, città da amare, città da...ritornare!!!